Per chi ha fatto del counseling la propria professione la risposta a questa domanda è scontata, la sperimentiamo ogni giorno con i nostri clienti! ma la nostra percezione, la nostra esperienza, se non è condivisibile secondo…
L’approccio biosistemico
Il 20 ottobre 2012 Jerome Liss, ideatore e fondatore del Metodo Biosistemico per le relazioni umane e i gruppi di lavoro, se ne è andato, lasciandoci una grande eredità: la Biosistemica
Qui e ora. Il presente del counseling
Numero speciale della Rivista Italiana di Counseling dedicato alla pubblicazione degli atti del V convegno nazionale di AssoCounseling “Qui e ora. Il presente del counseling” svoltosi a Firenze nei giorni 5 e 6 aprile 2014
Il counseling biosistemico
Il nome “Biosistemica,” in base alla sua composizione, ci dà indicazioni relativamente ai presupposti e metodi su cui si basa. “Bio” fa riferimento alle dimensioni biologiche, neurofisiologiche ed embriologiche inerenti la componente organica della corporeità.
Identità e cultura
Se chiediamo alla gente chi (che cosa) è un counselor, oppure qual è il suo ruolo professionale, molto spesso non lo sa. Questo significa che occorre far conoscere la nostra identità professionale, far entrare il termine counseling nel linguaggio comune
Lo sviluppo del ragionamento e delle abilità argomentative del cliente nella relazione di counseling
Nel Dizionario di Counseling di C. Feltham e W. Dryden, pubblicato nel 1993, all’interno del lemma ‘Counseling’, si legge: «il suo ethos dominante è quello di agevolare piuttosto che offrire consigli o costringere»
Il valore della complessità
Il primo numero di una rivista è sempre un po’ speciale. Se poi si tratta della prima rivista italiana che si propone di parlare di counseling in modo trasversale e rispettoso dei singoli approcci, coniugando il rigore della scientificità all’apertura mentale e teoretica, oltre che epistemologica, lo è ancora di più
Copione, narrazione, destino, identità, storytelling
Quanto siamo liberi di essere noi stessi? Quanto invece il nostro percorso di vita è già deciso? Esiste il destino? E, se si, da cosa è determinato? E noi quanto siamo liberi di definirlo?